Christian Romanini presenta il libro: "Stagjons. Haiku par furlan. Ediz. multilingue" - Campanotto

Evento all'interno del programma ๐พ๐๐ฉ๐ฉ๐ฬ ๐๐๐๐ง๐ ๐๐๐ข๐๐ก๐ฎ ๐พ๐ค๐ข๐๐ ๐พ๐ค๐ฃ๐ซ๐๐ฃ๐ฉ๐๐ค๐ฃ 2025
E ora ecco questa seducente sinfonia delle stagioni, intessuta da Christian Romanini, un carosello che ci appartiene, dal momento che noi umani siamo un impasto di tempo, per il tempo che ci viene concesso. Il canto e l’incanto della sabbia che scivola dentro alla fiala di una clessidra, dunque. L’ultima nota di una corda pizzicata, che risuona ancora da qualche parte. L’oscurità la inghiotte piano, quasi volesse scioglierla poco per volta nell’umidità di questa tenebra densa, che sembra non dover finire mai. L’Autore ha scelto di cantare lo scorrere di un tempo stagionale, ciclico, con le sue epifanie, i piccoli miracoli di cui le età del mondo si fanno portatrici: la meraviglia del poco che diventa grazia, come una tela di ragno, il profumo delle castagne, o i “gelsi a pugno”, nel rigore di un paesaggio invernale. Dal ritmo sincopato del metro nasce la trama del canto. O del discanto. Che talvolta si fa malinconico, in altri casi stupito dall’abbaglio dell’Essere, con la sua sacralità contadina, per questo profondamente “furlana”. (Dalla Prefazione di Angelo Floramo)