Pierluigi Battista presenta il libro: "Il professore ebreo perseguitato due volte. Tullio Terni e l'ipocrisia italiana" - La Nave di Teseo
Un libro che rompe il silenzio che ha cancellato dalla memoria collettiva il nome di Tullio Terni e la vicenda personale di uno scienziato perseguitato due volte: dal razzismo fascista prima e dall’ingiustizia antifascista dopo.
Ingresso libero - a seguire firma copie
In dialogo con Maurizio Molinari

“Nelle prime ore della mattina del 25 aprile del 1946, a un anno esatto dalla Liberazione, la moglie e i figli dello scienziato Tullio Terni trovarono il suo corpo oramai senza vita, nella sua stanza, avvolto in un plaid scuro. Scienziato di fama, docente universitario, membro dell’Accademia dei Lincei, Terni era stato cacciato dall’Università e messo al bando dalla vita civile a causa delle leggi razziali del ’38. Emarginato, ridotto al silenzio, costretto alle pratiche più umilianti, si era procurato una fiala di cianuro perché non voleva che la sua vita e quella della sua famiglia venisse stroncata per mano dei nazisti. Ma quel cianuro fu usato da Terni dopo aver subito un’altra e inattesa umiliazione: il verdetto di epurazione dall’Accademia dei Lincei pronunciato da un tribunale che lo aveva messo al bando una seconda volta come ‘vile’ e ‘fascista’. Un professore ebreo, cacciato come ebreo durante il fascismo, accusato di complicità con il fascismo da un tribunale antifascista.” Com’è possibile che un professore discriminato dal fascismo sia stato giudicato complice dello stesso regime che lo aveva brutalmente epurato?
Pierluigi Battista firma per “Huffington Post Italia” la rubrica quotidiana “Uscita di sicurezza” da gennaio 2021. È stato inviato e editorialista del “Corriere della Sera”, di cui è stato vicedirettore dal 2004 al 2009. Ha lavorato come inviato alla “Stampa” e come condirettore a “Panorama”. Per La7 ha condotto il programma “Altra Storia” (2003-2007). Tra i suoi libri ricordiamo: La fine dell’innocenza. Utopia, totalitarismo e comunismo (2000), Cancellare le tracce. Il caso Grass e il silenzio degli intellettuali italiani dopo il fascismo (2007), La fine del giorno. Un diario (2013), I libri sono pericolosi, perciò li bruciano (2014), Mio padre era fascista (2016) e A proposito di Marta (2017).
Presso La nave di Teseo ha pubblicato Il senso di colpa del dottor Živago (2018) e Libri al rogo. La cultura e la guerra all’intolleranza (2019) e il romanzo La casa di Roma.