Bertarelli firma le copie dei libri: "Kabbalah noir a Milano", "Due spari al parco lambro" e "L'ultima notte di luce" - Fratelli Frilli Editori

L'ultima notte di luce.
A Milano è il 7 dicembre, la ricorrenza del Patrono Sant'Ambrogio. La sera, tre amiche vanno a festeggiare in un disco-pub in piazzale Susa. Si divertono, ballano e bevono tanto. Troppo. Una di loro va in bagno lasciando la borsetta sulla sedia: non torna più. Due giorni dopo, non avendo notizie della figlia il padre va a denunciare la scomparsa. È disperato e il Tomba gli promette che farà di tutto per ritrovarla. L'inizio dell'indagine è complicato: dove può essere andata la commessa di un supermercato, oltretutto senza cellulare e portafoglio? Della sparizione si occupa anche la trasmissione Chi l'ha visto? che, nonostante lo scetticismo del Tomba, produce un risultato importante. Arriva in commissariato una telefonata che stuzzica la sua curiosità e lo conduce a Canzo, località situata sul promontorio che separa i due rami del lago di Como. E proprio lì, in modo del tutto casuale, s'imbatte in un'indagine irrisolta in carico ai Carabinieri di Bellagio. Una ragazza del luogo, dopo una serata trascorsa con le amiche, rientra in casa e viene aggredita e violentata: credendola morta, l'aggressore incendia l'appartamento ma lei si salva gettandosi dal balcone. Da un mese è in coma, ricoverata nell'ospedale di Lecco. I due episodi hanno elementi in comune, il Tomba si convince che la risoluzione del secondo caso sia fondamentale per mantenere la promessa fatta. Deve però agire senza farsi scoprire dai Carabinieri. Nonostante il parere contrario del PM e del Questore, rischiando la carriera andrà fino in fondo.
Due spari al parco lambro:
È tarda sera, il Tomba si è regalato una delle rarissime cene in solitaria al ristorante. Entra un giovane, perde sangue da un fianco. Prima di svenire racconta che si trovava con una prostituta nel vicino Parco Lambro. Dice di essere stato aggredito da due africani, che pur di rubargli il motorino gli hanno sparato. Dopo poche ore, il Tomba si rende conto come la storia non stia in piedi: gli hanno sì sparato, ma alla schiena, e la Scientifica trova impronte solo maschili e nessuna riferibile a un motorino. Le prime indagini appurano come l'aggredito abbia di recente subito un anno di custodia cautelare in carcere per spaccio; al momento, è a piede libero in attesa del processo. Nel contempo, per due notti si presenta alla porta del commissariato un clochard, lascia un biglietto e se ne va. Il primo è lo scontrino di un bar, sul retro c'è scritto "I Carabinieri si stanno sbagliando". Il secondo è un foglio di giornale: c'è la stessa scritta sopra il resoconto di una violenta aggressione per derubare un giovane che faceva jogging, a tarda sera, in un parchetto vicino al commissariato. Non sarebbe compito suo, ma la curiosità è tale che il Tomba non può fare a meno di vederci chiaro: il clochard non si fa trovare, vorrebbe chiedergli perché chiama in causa la Polizia e come fa a essere così sicuro che si tratti di un errore. Le due indagini rimangono ben distinte tra loro, i coinvolti non si conoscono, ma nel romanzo l'autore snoda un fil rouge che lega le vicende: le vittime non intendono chiarire il motivo dell'aggressione e, soprattutto, mentono agli inquirenti per depistare. Determinato a portare a termine in tempi brevi entrambi i casi, il Tomba si sdoppierà. Per la prima indagine, adottando la tattica dello sfunnapedi (far cadere in un tranello) così cara al commissario Montalbano, dovrà agire tra Milano, Melzo e l'Oltrepò pavese. Per la seconda, una volta trovato il clochard risalirà agli aggressori con l'aiuto delle foto segnaletiche. L'uomo, però, temendo future ritorsioni, non firmerà il verbale. Non avendo alternative, il Tomba scenderà in campo in prima persona con una serie di appostamenti notturni, incurante dei pericoli e delle eventuali reazioni da parte dei Carabinieri titolari dell'indagine.
Kabbalah noir a Milano:
Milano. Una guardia giurata sta facendo un ultimo giro di ronda al museo HangarBicocca, quando si imbatte inaspettatamente nel cadavere di una donna, pugnalata al cuore e abbandonata all'interno della torre detta "Sefiroth". L'indagine viene affidata dal questore a Enrico Tombamasselli, detto affettuosamente Tomba. Il nostro protagonista, che lotta con una grande solitudine e col vuoto lasciatogli dalla morte della moglie, si troverà ben presto a riscontrare inquietanti similitudini fra il delitto e una lunga serie di altri omicidi, avvenuti in varie zone della metropoli lombarda. Tombamasselli, che ormai sembra vivere soltanto per la musica degli Eagles e per il suo lavoro, si getta anima e corpo nell'impresa di sciogliere i molti enigmi che sembrano celarsi dietro a tale cupa scia di morte. E se l'assassino agisse in base a oscure simbologie di esoterismo cabalistico?