Mario Giordano incontra il pubblico e firma le copie del libro: "Dynasty. Dagli Agnelli ai Del Vecchio, dai Benetton ai De Benedetti: il crollo dei dinastie dei potenti" - Rizzoli

Intrighi, dispute familiari e battaglie legali segnano il declino del capitalismo familiare italiano, un tempo simbolo del boom economico del dopoguerra. Negli anni Ottanta le grandi famiglie imprenditoriali, come gli Agnelli e i Benetton, scrivevano la storia dell'industria e del commercio del Paese. C’erano figure iconiche come l’Avvocato, l’Ingegnere e il Contadino, leader indiscussi di imperi fiorenti. Oggi la realtà si presenta ben diversa, fatta di bilanci in rosso, rivalità personali e scontri legali. Le grandi dinastie industriali sono al centro di faide che si consumano nei tribunali, tra accuse e rancori, diventando protagoniste come in una saga degna delle migliori serie televisive. Gli Agnelli si dividono su eredità e tesori nascosti, mentre l’industria automobilistica italiana declina; Carlo De Benedetti denuncia i figli per aver venduto il suo impero editoriale; la famiglia Del Vecchio trasferisce il controllo dell’azienda in Francia; e i Benetton, tra crescenti deficit, spartiscono il patrimonio immobiliare con sorteggi. Ma cosa è successo? Come si è passati dalla costruzione di grandi imperi alla loro lenta disintegrazione? Il libro “Dynasty” ci offre una chiave di lettura per comprendere le ragioni di questo declino, analizzando i fattori economici, sociali e culturali che hanno contribuito a distruggere ciò che le generazioni precedenti avevano costruito con passione e sacrificio.