Silvia Atzori presenta il libro: "Quando tornerai sulla terra" - Arcipelago Itaca edizioni
Ingresso libero
Modera Diego Ghisleni

Una poesia di carne e d’ossa, quella di Silvia Atzori, ma anche di scarnificazione, abbassamento, riduzione del corpo umano a corpo sfatto, dell’essere senziente a creatura minore. Tutto si struttura su un tessuto mitologico persistente, una pelle che, dalle fermate della metropolitana alle stazioni ferroviarie, nella drammatica quotidianità che ci investe, non abbandona il lettore, che quindi si aspetta, anche sulle scale della metro, di poter riconoscere Proserpina.
Un libro forte di temi e di stile. Ispido, un luogo su cui sfregare la pelle per raccogliere schegge e piccole pietre o riscoprire Proserpina in un mondo che ha perso le sue leggi, prime fra tutte quelle naturali e quindi vive di geli e di deserti. L’autrice che lo ha scritto poi è un’abile ingannatrice, se è vero come è vero che la menzogna è l’unica forma di narrazione per come si stacca dal reale per inventarne uno nuovo di zecca, che pure viva e ruggisca e pronunci parole: «forse / per questo da piccola mentivo, per vedere / la finzione / staccarsi dalla lingua e camminare»