In Italia troppe stragi e delitti rimangono impuniti e spesso la ricerca della verità viene ostacolata. È successo diverse volte in passato: prima ancora di cercare i colpevoli è stata messa in dubbio la credibilità di chi accusava, come quando si ipotizzò che Paolo Borsellino potesse essere coinvolto nella scomparsa della sua agenda rossa o quando si sospettò che fosse stato Giovanni Falcone stesso a piazzare la bomba dell’Addaura. Nel corso degli anni sono stati infangati tanti nomi per cercare di nascondere i delitti più atroci e tale strategia, chiamata “mascariamento”, ha avuto drammatici effetti. Attraverso le pagine di questo libro Paolo Borrometi ci porta a esplorare la storia d'Italia e denuncia coloro che, agendo come traditori, hanno seminato il caos nel Paese per perseguire i propri interessi illegali, a discapito della verità. Dall’arrivo degli americani in Sicilia nel 1943 fino ai giorni nostri, cita tutti quegli eventi che seminarono il terrore: dalla bomba a Bologna alla strage di Capaci, dall’attentato di Via d’Amelio all’arresto del latitante Matteo Messina Denaro. Il reportage "Traditori. Come fango e depistaggio hanno segnato la storia Italiana" è un'indagine unica sulle anomalie, i depistaggi e i misteri che hanno caratterizzato il nostro passato, offrendo una prospettiva alternativa sul lato oscuro del nostro Paese.