Partendo dalla Sicilia con sogni e determinazione, Vito Barbera riesce ad affermarsi e diventa il direttore generale di una grande azienda. Da questa posizione si trova coinvolto nella crisi dell'impresa e, dopo aver tentato di gestirla, con poca collaborazione e quindi con scarsi esiti, decide di licenziarsi e di dedicare la sua professione proprio a salvare le aziende in difficoltà. In questi contesti si imbatterà in contrasti familiari, individui inetti e arroganti in posizione di potere e persone appassionate al proprio lavoro. Vito è separato, ha un figlio piccolo e una nuova compagna, che è l'adorata figlia del suo mentore. Questo precario equilibrio viene più volte compromesso da vari accadimenti: un'opportunità di lavoro lontano da casa, crollo delle certezze consolidate, attrazioni inaspettate che lo porteranno a guardare la vita da una nuova prospettiva.