Matteo Rubboli presenta il libro: "Polvere nel vento" - Electa Young
Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili
Interviene con l'autore Lucia Cimini
MESCOLANDO NARRAZIONE E DIVULGAZIONE
STORICA, MATTEO RUBBOLI CI RACCONTA STORIE DI
AMORI E PASSIONI GIOVANILI SULLO SFONDO
DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE E DELLA
SHOAH: VICENDE ILLUMINATE DI SPERANZA, ANCHE
IN UNO DEI MOMENTI PIÙ BUI DELLA STORIA
UMANA. TRA ROMANZO E DOCUMENTAZIONE, LA
STORIA DI QUATTRO AMORI COME TANTI, SPECIALI
COME TANTI, INTRECCIATI FRA DI LORO E CON LA
GRANDE STORIA.
“Sì, queste sono le mie parole, e se le stai
leggendo sono riuscito nel mio intento.
Ho salvato dall’oblio almeno la fine della
storia del mio Robert, qualcuno ha saputo
in che modo disumano è morto. O forse
davvero non c’è uno scopo, e questi ricordi
non li leggerà nessuno. Li avrò scritti solo
per me, per ricordare che prima di finire in
uno dei forni sono stato un uomo che ha
amato. La memoria di Robert sarà parte di
me anche nella morte, quando anch’io
diventerò polvere nel vento”
La signorina Brunilde Mayer, ormai anziana, non riesce ad abbandonare i propri ricordi di gioventù
e inizia a raccontare. Narra quattro storie di giovani innamorati ambientate nei campi di concentramento di Vorbruck - Schirmeck, Ereda e Auschwitz-Birkenau, e lo fa grazie a frammenti e parole che questi hanno lasciato dietro di sé. Fotografie, lettere, graffiti sul muro, vestiti, gioielli: ogni storia è l’occasione per testimoniare ciò che è
stato vissuto nei campi, dove in mezzo al dolore c’è chi ha trovato la forza di innamorarsi e di vivere fino in fondo la propria passione. Fino a rivelare una quinta, tragica, storia d’amore: la sua.
MATTEO RUBBOLI, classe ’82, è il fondatore del canale di divulgazione Vanilla Magazine, dal 2011 fra i più noti progetti culturali italiani, frequentato ogni anno da milioni di studenti e appassionati di storia. In veste di divulgatore ha tenuto conferenze e lezioni in tutta Italia, mentre a marzo 2024 è uscito il suo primo saggio di divulgazione storica, rivolto a un pubblico adulto: L’ultima ora (Cairo).