Libro
Gio, 28 Novembre Nov 2024 1830

Baglietto e Rizzoli: "Baglietto. Dal 1854 l'arte di navigare" - Rizzoli editore

intervengono Antonio Macaluso e Diego Michele Deprati

BAGLIETTO PIATTO COVER ITA 300Dpi (1)

Centosettant’anni di tradizione, artigianalità, innovazione e prestazioni superlative. Una lunga storia, quella di Baglietto, un’eccellenza imprenditoriale italiana, una grande maison del lusso, capace di estro e pragmatismo nel creare qualcosa di raro: il perfetto equilibrio tra classico e moderno, tecnica ed estetica,
passato e futuro insieme, un binomio vincente. Dove finisce l’artigianalità e comincia l’arte? Cosa rende
qualcosa, un prodotto, un marchio, impermeabile al tempo e alle mode? Sono le domande che ci si pone passeggiando tra il passato e il presente di Baglietto, il cantiere ligure che costruisce yacht dal prestigio mondiale. È il 1854 quando Pietro Baglietto dà inizio al sogno, fondando gli omonimi cantieri, che a quel tempo si trovavano a Varazze. All'inizio si costruivano piccoli scafi e gozzi ma presto, grazie alla lungimiranza del fondatore, ci si orientò verso lo yachting. Nel 1876, prende il largo la prima imbarcazione da regata: Baglietto costruì Rosy, un cutter di 7,50 m destinato a diventare leggenda. Numerosissime sono state le innovazioni introdotte da Baglietto nel corso della sua storia, sia nel campo delle imbarcazioni ad alte prestazioni e da record, che per impieghi militari e la difesa, come i celebri MAS. Tra gli ambiti in cui con maggiore forza il cantiere del gabbiano ha primeggiato vi è quello degli yacht e della nautica da diporto. Già all’alba del XIX secolo Baglietto realizza yacht di grande dimensione per importanti armatori, tra cui, per citare qualche nome, il re di Spagna Alfonso XII, Guglielmo Marconi,
Gioacchino Puccini e Gabriele D’Annunzio, per il quale varerà l’Alcyone.
Dal secondo dopoguerra l’ambito del diporto diviene il cuore della produzione di Baglietto con le imbarcazioni della serie “Isole”, veri e propri punti di riferimento nell’ambito degli yacht di lusso, oggetti del desiderio contesi dai più importanti armatori al mondo. In questo campo Baglietto porta innovazioni
continue, sia dal punto di vista dell’impostazione degli scafi, come ad esempio con l’invenzione del flying bridge che con l’introduzione di materiali nuovi e sempre più performanti, alzando sempre di più l’asticella in termini di esclusività, prestazioni e qualità realizzando veri e propri capolavorin aviganti.

Nel 2012 i Cantieri Baglietto vengono acquisiti dalla Famiglia Gavio, uno dei gruppi industriali più solidi d'Italia. È l'inizio di una nuova rotta. Esperienza e tradizione si fondono in un incontro tra
passato e presente, e quardano verso il futuro per una storia all'insegna delle più grandi conquiste. Un passato di 170 anni sulle cui poderose spalle si costruisce ogni giorno un’appassionante sfida a un futuro che non si immagina e non si aspetta: si anticipa. E il gabbiano Baglietto – forte, rispettato e amato – vola instancabile da una parte all’altra del mondo.
Antonio Macaluso. Nato a Roma nel 1958, collabora con il Corriere della Sera dal 1986. Nel 1994 è stato nominato caposervizio dell’inserto economia del lunedì e nel 1996 vice caporedattore centrale. Nello stesso anno ha ricevuto l’incarico di vice capo dell’Ufficio romano di Corrispondenza, del quale
ha preso la guida nel 2000. Incarico mantenuto fino al 2010. Nel 2010 ha assunto la vicedirezione con delega all’informazione politica e alla redazione romana. Dal 2015 collabora con il Corriere come editorialista, oltre a occuparsi di nautica.