Daniele Deridu presenta: "Se l'è cercata" - incontro sul tema della violenza di genere
prof. Giovanni Russo assessore alla cultura Comune Pomigliano d'Arco, dr.ssa Giovanna Passariello presidente comitato "Ad Astra", avv. Stefania Castellone, dr.ssa Carmen Mosca.
Ho passato gli ultimi quattro anni a raccogliere dal web commenti sconcertanti a post e articoli di cronaca che raccontavano di ogni tipo di violenza perpetrata nei confronti delle donne in quanto donne, violenza che spesso sfociava nello stupro e nel femminicidio. L’idea dominante è quella che vede le donne, vittime, in parte responsabili se non addirittura “causa” dei crimini commessi dai loro carnefici, mentre l’uomo è colui che “è stato provocato”, che “perde la testa”, che ha un “raptus” e uccide per “troppo amore”. L’espressione “se l’è cercata”, pronunciata apertamente oppure sottintesa, resta tra le più diffuse. L’escalation di violenza di genere che ha caratterizzato questi ultimi anni, dovuta probabilmente al rifiuto degli uomini di rivedere la loro posizione di potere e controllo nei rapporti uomo-donna, ha avuto il costante avvallo di un linguaggio sessista e discriminatorio. Il sessismo attraverso la lingua è penetrato così in profondità nella struttura Sociale fino quasi a scomparire come violenza, aggressione, umiliazione, disumanizzazione, quale invece è. Col mio progetto vorrei invitare le persone a fare due riflessioni: La prima riguarda la necessità che ognuno di noi prenda coraggiosamente consapevolezza del fatto che la violenza di genere esiste (ed è in aumento) e che, per nessuna falsa ragione o giustificazione, deve essere messo in discussione che chi subisce violenza è la vittima e chi esercita violenza è un criminale nonché il solo responsabile. La seconda riflessione riguarda il linguaggio sessista e spesso privo di empatia che viene utilizzato nei commenti che ho raccolto, sia dagli uomini che dalle donne, e che riporto nelle mie immagini come uno specchio.