Libro
Gio, 14 Novembre Nov 2024 1800

Iginio Massari presenta il libro: "Giorni mesi anni di una vita intensa" - Baldini & Castoldi

Giorni Mesi Anni Massari

Iginio Massari, simbolo della gastronomia del nostro Paese, apprezzato estimato in Italia come all’estero. La sua conoscenza delle materie prime e delle tecniche applicate all’arte del dolce è assoluta, ma ancora oggi, con quell’esigenza che lo caratterizza da sempre, continua a studiare e a perfezionarsi. Nato a Brescia nell’agosto 1942 da una cuoca e un direttore di mensa, a sedici anni, dopo un periodo di lavoro in un panificio nel centro della città natale, si trasferisce in Svizzera dove viene seguito da Claude Gerber e acquisisce le prime esperienze di pasticceria e cioccolateria. Dopo quattro anni, terminati gli studi, torna in Italia, ma subito dopo il suo ritorno è vittima di un grave incidente in moto che lo costringe a un lungo periodo di immobilità. Nel 1968 si sposa con Maria Damiani, conosciuta pochi anni prima mentre lavorava nel laboratorio della storica pasticceria Camera di Brescia dove lei era cameriera. Viene assunto dalla Bauli come responsabile dell'innovazione qualitativa dove approfondisce le proprie conoscenze sulle paste lievitate, e in seguito dalla Star in veste di dirigente tecnico del settore artigianale e industriale dal 1969 al 1971. Sempre nel 1971, apre a Brescia con la moglie la pasticceria Veneto, come il nome che un tempo aveva la strada in cui ancora oggi sorge il locale. Negli anni ne inaugura altri cinque: a Milano, Torino, Verona, Firenze e Roma. Apprezzato per la sua schiettezza, la sua filosofia è semplice: «ricerca la perfezione e non smettere mai». Un credo che lo ha spinto a pretendere sempre di più da se stesso diventando uno tra i pasticceri più famosi al mondo. La chiave del suo successo? La sua mente. «Bisogna far lavorare l'intelletto e l'intelligenza delle dita. Il primo ce l'hai o non ce l’hai, se sei sfortunato puoi essere solo uno dei tanti in mezzo al gregge. Se ce l'hai invece devi istruire l'intelligenza delle dita, devi ripetere la gestualità che ti insegnano, devi modellarla su te stesso e modificarla per arrivare al meglio. Solo così si diventa grandi.»