Libro
Sab, 12 Ottobre Ott 2024 1730

Elio Rimoldi incontra il pubblico e presenta il libro: "Delfini a Venezia" - Pagine

9788875578688 (1)

Delfini a Venezia è un romanzo che racchiude metafore di vita attuali e comuni a tutti gli esseri umani. L'autore usa una dialettica, con una grande attenzione a spiegare i dialetti ed una meticolosa cura nei dettagli storico-politici, attuali e non solo. Racconta la storia del mondo attraverso l'amicizia di due giovani, Tommaso e Daniele, diversissimi per ideali ma profondamente legati da un rapporto bellissimo che resiste al tempo, alle litigate, agli amori, alle crisi e che passa attraverso ricordi di infanzia e tocca tutti i temi cruciali della vita umana. Spazia tra l'amicizia vera, il razzismo, il pregiudizio, la possibilità del cambiamento, l'intelligenza di saper discernere e cambiare, il pentimento e il dolore, la disperazione e la gioia per non aver perduto e per aver lottato, e passa attraverso gli anni della pandemia, descrivendo fedelmente lo stato d'animo e le condizioni psicologiche sociali e lavorative che tutti, nessuno escluso, abbiamo vissuto durante la più grande tragedia umana degli ultimi cinque anni: il Covid. Un'amicizia, la loro, che resite a tanti personaggi, prima satelliti e poi indispensabili, che diventano la vita dei protagonisti, i loro amori e il loro dolore. La metafora dei delfini a Venezia indica la possibilità, che l'uomo non ha saputo cogliere, del cambiamento e la dimostrazione di quanto insignificanti siamo di fronte allo sconvolgimento della vita. Essa scorreva tranquilla e non abbiamo prestato attenzione al fatto che eravamo felici. Nulla può l'uomo di fronte alla vita, i delfini l'hanno capito e hanno cercato di insegnarcelo, ma nessuno è diventato più buono, nulla ci ha modificati ma qualcosa, una paura, una distanza sociale, un disagio, ce lo porteremo per sempre, come per sempre, dura l'amicizia di Daniele e Tommaso, fino alla morte e va oltre.