Libro
Mer, 3 Luglio Lug 2024 2100

Miccolis Vito presenta il libro: "Cactus 34. Dalla periferia del cosmo" - Edizioni del Capricorno

Biblioteca Archimede

Cactus 34

Estate, tempo di vacanze. Due anziani amici - uno brontolone, l'altro estroverso - si trovano in villeggiatura al mare con un soggiorno ASL per la quarta età presso la pensione convenzionata Serenella: le loro piccole abitudini, il normale scambio di messaggi del brontolone con una nipote diciottenne. La noia della quotidianità e del tempo che è passato troppo in fretta, ma che lì al soggiorno ASL sembra non passare mai. Una mattina a colazione, con grande costernazione del brontolone, quello estroverso si mette a raccontare a lui e ad alcune persone sedute al tavolo accanto una storia molto poco verosimile. Racconta d'essere atterrato sulla Terra da un altro pianeta, sessant'anni prima: era in missione per conto della Federazione dei Pianeti Uniti di Muffa - il suo pianeta natale, dice - e doveva andare nel deserto del Mojave per raccogliere informazioni sui cactus. Avrebbe dovuto fermarsi sulla Terra poche ore, ma a causa d'una serie di sfortunati eventi è finito dov'è finito - non nel Mojave - e, quel che è peggio per lui, ci è rimasto. Inizia così il racconto di questa storia «fantascientifica», che si dipana per tutto il libro fino al finale a sorpresa, ma sotto e intorno a questa ne emerge a poco a poco un'altra, fantascientifica anch'essa. C'è qualcosa di inquietante alla Serenella, nelle persone intorno ai nostri due, ex comici, e anche nei pensieri e nei ricordi dell'io narrante (quello brontolone). Scopriamo allora che siamo nel futuro, un futuro abbastanza prossimo, e che sulla Terra s'è verificato un cambiamento negli esseri umani che - per quanto profondo - non è ben chiaro quali effetti abbia avuto in concreto. Di sicuro, ha sconvolto la vita dei due protagonisti del libro, ed è una vicenda ben più strana, forse, della storia di Muffa. O forse no.

CACTUS 34, gli autori:

Vito Miccolis Musicista dalle moltissime collaborazioni e fondatore della band multietnica Tribà (Distanze, del 1996, Ritmo Criminal, del 2001), ha sempre affiancato alla sua attività di percussionista e cantante quella di comico radiofonico. Il dottor Lo Sapio è il suo personaggio più noto, quasi un alter ego: esordisce sulle frequenze di Radio Torino Popolare, nel programma Popolar la notte, e lo accompagna ancora oggi.