Marzia Sicignano presenta il libro: "Dove si nascondono le lacrime" - Mondadori
Rassegna "Come un libro all'aperto 2024". Ingresso libero.
Dialoga con l'autrice, Eleonora Tassoni, libraia della Libreria Rinascita di Ascoli Piceno.
Chiostro di Sant’Agostino, Mondolfo
Marzia Sicignano è una giovane scrittrice e poetessa, molto amata sui social per la sua sensibilità e profondità emotiva. "Esistono legami indivisibili, che non riesci mai davvero a capire se ti fanno più male che bene, oppure più bene che male?" Nella scia della memoria, tra le pieghe del passato, si nascondono emozioni che attendono di essere rivelate. "Dove si nascondono le lacrime" (Mondadori), ci immerge in un viaggio intimo attraverso i ricordi di Chiara e Samuele, due anime unite da un legame profondo che il tempo e le vicissitudini non hanno potuto spezzare.
Trama:
Chiara e Samuele rimettono piede sull'Isola a distanza di anni dal loro ultimo incontro. Anni che hanno reso pesanti i loro cuori. Prima che tutto cadesse in pezzi, Chiara e Samuele non erano soltanto cugini quasi fratelli, erano una cosa sola, talmente mescolati l'uno dentro l'altra da non capire dove iniziasse lui e dove lei. Ed era stato sempre così, da quando, bambini, si erano ritrovati a passare le loro estati a casa della nonna, la meravigliosa villa sull'Isola, un nido maestoso e accogliente che li aveva coccolati e fatti sentire protetti, felici nel loro isolamento. Poi però l'incontro con Siria aveva cambiato tutto, rendendo visibili le crepe del legame tra loro due, tra loro e la nonna, e soprattutto dell'idea che avevano dell'amore. Un amore in cui tutto – così era nella loro famiglia – si mischiava: il nero e il bianco, l'accoglienza di un abbraccio e gli sguardi di ammonimento, la sconfitta e la vittoria, la gelosia e l'unicità. Tutto, perché l'amore era questo, no?, la più grande contraddizione da risolvere, una guerra che non vinci e non perdi, che ti tiene vivo più di ogni altra cosa e che, alla fine, non si risolve mai. Ora però, dopo essersi feriti e persi, sono costretti a rivedersi e a rivivere il loro passato, facendo i conti con le fragilità, i sensi di colpa, le frasi pensate e mai dette. Separarsi, per loro, potrebbe essere stato un modo per ritrovarsi, anche se forse la parola giusta è trovarsi. L'unica possibile per chi, come loro, si era mischiato fino a perdersi.