Carmelo Conte presenta il libro: "Il vento del sud" - Europa Edizioni
Introduce e modera Mariangela Pira. Intervengono Giovanna Iannantuoni, Gaetano Manfredi e Beppe Sala.
Ripartire dal Sud, dal Mediterraneo come ponte tra i popoli, come opportunità di pace e sviluppo. Ripercorrere con lucidità di analisi le grandi culture politiche del Novecento come necessità storica per la costruzione del futuro. E’ l’ambizioso e necessario ultimo lavoro di Carmelo Conte, autore di “Vento del Sud”. Un libro che consente di aprire una riflessione accurata e preziosa sulla necessità di rimettere al centro del dibattito culturale la dimensione ideale e ideologica di concetti tornati alla ribalta nell’attuale stagione della politica italiana: etnia, patria, comunità, nazione.
Conte affronta l’attualità riallacciando i rapporti con le grandi ideologie del secolo scorso: socialista, comunista, democristiana e liberale. Un passaggio mai nostalgico, passatista o agiografico del tempo andato, ma sorprendentemente necessario per chi intenda cogliere la genesi del futuro. Nel nostro continente minacciato dalla guerra, dall’onda sovranista e sotto pressione per le ondate migratorie, il Mezzogiorno, come insieme culturale, sociale e territoriale di frontiera, proteso ad arrampicarsi sulle Alpi per rincorrere il proprio futuro, è chiamato a reimpossessarsi del Mediterraneo, il luogo della sua storia, fondativo per l’Italia e per l’Europa.
“Guerra e Pace” sono due misteri irrisolti dell’umanità, rispetto ai quali, oggi, l’Europa sta dalla parte giusta, ma non sta facendo “bene” la “cosa giusta”: il suo obiettivo dovrebbe essere vincere contro l’invasione in Ucraina, non sconfiggere la Russia, come sembrano volere Usa e Inghilterra.