Libro
Ven, 1 Dicembre Dic 2023 2100

Rassegna Letteraria “Come un libro all’aperto” - Alessia Piperno presenta il suo libro: "Azadi! Un diario di viaggio, prigionia e libertà" - Mondadori

L’ingresso è GRATUITO con prenotazione OBBLIGATORIA fino a esaurimento posti. Per prenotazioni: turismocultura@comune.mondolfo.pu.it - Tel. 0721 939259

L'autrice dialogherà con Simona Rossi della libreria Fogola di Ancona

Biblioteca comunale B. Genga - Corso della Libertà n.34 61037 Mondolfo, PU

Azadi! Alessia Piperino

ANNUNCIO SPECIALE: Edizione Invernale della Rassegna Letteraria “Come un libro all’aperto”!

Per prenotazioni: turismocultura@comune.mondolfo.pu.it - Tel. 0721 939259

Cari amanti dei libri e fedeli partecipanti della nostra rassegna, abbiamo una sorpresa per voi! Avete amato tanto le nostre serate estive sotto le stelle e siamo sicuri che ora scriveremo insieme un nuovo capitolo, l’edizione speciale invernale della nostra rassegna! Questa volta lasciamo che le pagine si voltino al caldo, tra le mura accoglienti della nostra Biblioteca Comunale di Mondolfo "Bernardino Genga".

Alessia Piperno nel 2016 lascia l’Italia per esplorare il mondo in solitaria. Vive, lavora e viaggia in oltre 50 nazioni in cinque continenti diversi, raccontando il suo amore per il viaggio sulla sua pagina Instagram. Nel 2022 viene arrestata in Iran, dove trascorre 45 giorni nel carcere Evin di Teheran.

"Azadi! Azadi! Azadi!", "Libertà! Libertà! Libertà!": è questo il grido che ogni giorno si leva nei corridoi della prigione di Evin a spezzare per un attimo il muro di pianti e lamenti che risuona incessante. Evin 209 è il settore del carcere di Teheran in cui vengono rinchiusi gli oppositori del governo iraniano ed è lì che il 28 settembre 2022 Alessia Piperno viene incarcerata. Alessia sta viaggiando in Iran quando scoppiano le proteste per la morte della giovane Mahsa Amini. La situazione precipita e, senza conoscerne il motivo, si ritrova imprigionata in una cella insieme ad altre sette donne, con le luci al neon sempre accese e solo una coperta come letto. In quel luogo senza speranza, Alessia non può che aggrapparsi all'amore per la sua famiglia e al ricordo dei suoi viaggi per il mondo, grazie ai quali ha imparato ad abbracciare la bellezza della vita. In quella cella spoglia, in cui sarà rinchiusa per 45 lunghissimi giorni, Alessia troverà un briciolo di quella bellezza nella solidarietà delle sue compagne, donne dal cuore grande e dalle speranze tradite che non si rassegnano al loro destino: "Cantare Bella ciao è illegale in Iran, ma non ci importa. Io canto in italiano, loro in farsi. Gridiamo per la libertà che ci è stata sottratta, per la nostra dignità, per la giustizia che ci è negata. Gridiamo per l'amore che ci manca, per la famiglia che abbiamo lasciato. Gridiamo per la paura che ci pervade, per la sofferenza che ci distrugge. Gridiamo per i nostri sogni spezzati, per il presente che ci è stato rubato. Gridiamo, noi tutte, anche se le nostre voci rimarranno inascoltate, noi urliamo, per ricordare a noi stesse che sì, noi esistiamo".