Libro
Ven, 14 Aprile Apr 2023 1800

Tiziana Maiolo presenta il libro: “28 marzo. Il fattaccio di viale Famagosta” - Milieu

Introduce Francesca Scopelliti presidente Fondazione Internazionale per la giustizia Enzo Tortora. Dialogano con l’autrice: Pamela di Guglielmo, magistrato; Francesca Carnicelli avvocato, Francesca Ciardiello giornalista. Letture a cura di Giulia Fossà, a

Toscano Collezioni - Via Genova, 5, 58100 Grosseto GR, Italia

Tiziana Maiolo

Tiziana Maiolo, giornalista ed ex parlamentare, presenta il suo primo libro di narrativa “28 marzo 1994. Il fattaccio di Viale Famagosta” Molieu edizioni.
Venerdì 14 aprile ore 18 presso sala Conferenze di Toscano Collezioni | via Genova 5 a Grosseto.

Introduce Francesca Scopelliti presidente Fondazione Internazionale per la giustizia Enzo Tortora.
Dialogano con l’autrice: Pamela di Guglielmo, magistrato; Francesca Carnicelli avvocato, Francesca Ciardiello giornalista.
Letture a cura di Giulia Fossà, attrice.

Al termine della presentazione seguirà un piccolo aperitivo in fabbrica.

La trama:
Si intrecciano le storie di quattro donne tra cui appunto una cronista, un’avvocatessa e un pubblico ministero. Sullo sfondo della vicenda c’è la Milano del dopo Mani Pulite e dell’attentato di Via Palestro, anni Novanta. La giornalista e il pubblico ministero si troveranno a indagare su un caso di ‘ndrangheta e a risolverlo contro ogni previsione, battendo sul tempo i «tronfi magistrati i della procura di Milano, pieni di sé dopo Mani Pulite», come li descrive l’autrice. La giustizia, la lotta alla criminalità organizzata e il rapporto spesso problematico tra magistratura e informazione sono i temi principali del romanzo. Tutto è affrontato con la capacità di Maiolo di «sfidare il giustizialismo, riuscendo a superarlo con coraggio e naturalezza», secondo Giorgio Mulè, Vicepresidente della Camera dei Deputati, uno degli speaker e a sua volta ex direttore di Panorama. «Nel libro vengono descritti fatti che accadono nella realtà di tutti i giorni, tra cui l’incapacità da parte delle procure di fare un uso virtuoso delle intercettazioni come prescrive il codice», dice a Zeta Giorgio Mulè. «Troppo spesso, per mancanza di professionalità, vengono utilizzate come mezzo per la ricerca di una prova che non esiste davvero. Questo è quello che c’è sul tavolo adesso e con cui la politica dovrà fare i conti».

INGRESSO CON PRENOTAZIONE chiamando in libreria allo 056422329 o mandando un whatsapp al numero 3923438682 o compilando il modulo Google CLICCANDO QUI!