Libro
Mer, 29 Marzo Mar 2023 1800

Paolo Morando presenta il libro: "La strage di Bologna" - Feltrinelli

Luca Dingillo

9788807174247 0 536 0 75

Mercoledì 29 marzo alle 18 la Galleria Boragno ospiterà la presentazione del libro "La strage di Bologna" di Paolo Morando, edito da Feltrinelli. L'autore, giornalista di "Domani" e "Il T", presenta una ricostruzione del terribile attentato del 2 agosto 1980 alla luce delle ultime novità processuali, attraverso la storia di Anna Di Vittorio, che nella strage perse il fratello Mauro.

L'evento sarà presentato da Luca Dingillo.

Trama:
Il 2 agosto 1980 Anna Di Vittorio perse il fratello Mauro. In quei giorni conobbe Gian Carlo Calidori, poi divenuto suo marito, che nella strage aveva perso invece un amico. Una quindicina d'anni fa, dopo un lungo percorso di corrispondenza e conoscenza con Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, Anna e il marito scrissero la lettera di "perdono" che consentì a Mambro di ottenere la libertà. Poi però il fronte innocentista iniziò a sostenere che a trasportare la bomba, rimanendone vittima, era stato lo stesso Mauro Di Vittorio, vicino a Lotta Continua. All'ipotesi aderirono senza imbarazzi proprio Mambro e Fioravanti. La vicenda rientrò, anche per via giudiziaria, ma oggi permette di fare il punto sulla storia processuale e sulle novità emerse dalle sentenze su Gilberto Cavallini e Paolo Bellini, entrambi condannati in primo grado all'ergastolo. Lo sfondo di quest'ultimo processo riguardava, infatti, per la prima volta, mandanti e organizzatori della strage. E passi per Gelli e Ortolani, ma sono rispuntati nomi che sembravano appartenere a una stagione precedente, come l'ex capo dell'Ufficio Affari riservati Federico Umberto D'Amato e il giornalista Mario Tedeschi, già senatore missino e direttore del "Borghese". Oggi la lettura della strage di Bologna è cambiata: non più l'opera di un gruppo di ragazzetti esaltati, i Nar, bensì un'operazione lungamente studiata, quanto in alto ancora non si sa, ma sicuramente organizzata e finanziata dalla P2, insieme a pezzi dello Stato e saldando le sigle della galassia dell'eversione nera. Tutto questo in una logica di continuità con gli anni Settanta: quell'aspra stagione della strategia della tensione che nell'agosto del 1980 l'Italia sembrava aver definitivamente archiviato, ma che - per chi ne reggeva i fili - non era invece affatto conclusa."