Libro
Lun, 27 Giugno Giu 2022 1730

Annalisa Chirico presenta il libro "Prigioniere. Saman e le altre. Perché l'Islam ha un problema con le donne"

Spazio Eventi 3° piano - Ingresso libero, si consiglia la prenotazione.
Per prenotare il proprio accredito inviare una mail a eventi.duomo@mondadori.it

Con la partecipazione di Letizia Moratti

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Annalisa Chirico presenta il libro "Prigioniere. Saman e le altre. Perché l'Islam ha un problema con le donne"

Con l'autrice dialoga Letizia Moratti

Spazio Eventi 3° piano - Ingresso libero, si consiglia la prenotazione.
Per prenotare il proprio accredito inviare una mail a eventi.duomo@mondadori.it

L'islam ha un problema irrisolto con le donne e con il loro corpo. In Occidente, per paura o per un malinteso senso del politicamente corretto, si preferisce ignorare consuetudini fuori del tempo e oscurantismi religiosi che limitano l'autonomia di tante ragazze. Eppure le libertà negate, le prevaricazioni e le violenze avvengono anche nelle nostre città, a persone che vivono accanto a noi. La storia di Saman Abbas, diciottenne pakistana uccisa dalla sua famiglia perché si opponeva a un matrimonio forzato, ha sconvolto l'opinione pubblica. La sua vita assomigliava a quella di tante coetanee che vorrebbero vivere all'occidentale e subiscono le vessazioni dei genitori. E negli ultimi anni si registrano ben 22 casi di ragazze uccise in ambito famigliare per "disonore": colpevoli soltanto di voler studiare, indossare jeans attillati, uscire con gli amici, innamorarsi come nelle favole.
Quante sono le Saman senza nome, e senza protezione, che vivono da recluse fra le mura domestiche?
Annalisa Chirico racconta i volti e le traversie patite da donne che si sono ribellate al patriarcato islamico, che non si sono arrese e hanno pagato, a volte con la vita, il loro desiderio di autoaffermazione. Rivoluzionarie inconsapevoli, autentiche paladine dei diritti negati e della democrazia tradita, nella loro rivolta c'è uno straordinario messaggio politico: è tempo di rompere il silenzio assordante di chi si batte per le donne quando si tratta di desinenze e articoli al femminile, ma tace di fronte ai fondamentalisti che vorrebbero dettare loro come vivere.